Lions Bergamo, bestia nera dei Dolphins. Non si può definire altrimenti la formazione orobica, che con i dorici condivide il primato di longevità nel football italiano, uniche due formazioni ad aver sempre disputato campionati di football a 11 dalla propria fondazione oltre 30 anni fa. In tutti questi anni, sono state ben 27 le partite ufficiali tra le due formazioni, e proprio i Lions tennero a battesimo i Dolphins in una amichevole per la prima volta al Dorico esattamente 30 anni fa, nel lontanissimo maggio 1984. Il saldo è nettamente appannaggio per 25 vittorie a 2 dei Lions, d'altronde la formazione più vincente della storia del football italiano. Nella conta sono comprese anche le 4 edizioni consecutive del Super Bowl italiano che hanno visto i Dolphins protagonisti dal 2001 al 2004, sempre sconfitti a un passo dalla gloria. L'ultima edizione della sfida è datata 2012, con una delle uniche due vittorie marchigiane per 56-28. Poi il 2013 ha visto i bergamaschi in seconda divisione, e quest'anno il ritorno in serie A, con un ruolino di marcia già molto positivo, che li vede oggi in 5° posizione immediatamente dietro i delfini marchigiani, con 161 punti fatti e 122 subiti, contro i 211 punti fatti e i 156 subiti dai Dolphins. Questa sfida dorici/orobici vale l'accesso ai playoff. Chi vince domenica si assicura il 4° posto, visto che anche in caso di successivo arrivo a pari punti conta la vittoria nello scontro diretto.
«I Lions sono una formazione molto solida - spiega il general manager anconetano Marco Olivieri - Giocano un attacco molto bilanciato tra le corse dei running back Ghislandi e Furghieri e i lanci del quarterback Bisiani per la pattuglia dei ricevitori Gregorio, Cadè, Marziali e Carminati. In difesa sono molto fisici con Cantù, l'altro Furghieri, Marone, Archetti e Caglioni sugli scudi. Occhio poi al loro straniero Munoz, di scuola messicana, capacae di giocare attacco e difesa con belle prestazioni. In particolare però il loro punto di forza è la linea, sia d'attacco sia di difesa, forte e possente, capace di proteggere bene il proprio quarterback e aprire i buchi per i running back e viceversa di mettere molta pressione agli attacchi avversari con sack e placcaggi oltre la linea di scrimmage. Un'occhiata alle statistiche ci dice che la partita sarà combattuta: entrambe le squadre sono spesso appaiate in molte classifiche: ad esempio i Dolphins hanno il 3° miglior attacco e la 4° miglior difesa in termini di yards, mentre i Lions hanno rispettivamente il 5° attacco e la 5° difesa. In termini invece di punti fatti/subiti, i Dolphins hanno il 4° attacco e la 5° difesa, mentre i Lions il 5° attacco e la 4° difesa. Spulciando invece i singoli reparti, vedo due grandi sfide nella sfida: la prima in linea, dove i Lions sono primi nei sack (placcaggio del quarterback dietro la linea di scrimmage, ndr), sia come maggior numero di sack fatti, sia come minor numero di sack subiti a partita. L'altra grande sfida in aria, noi Dolphins abbiamo il 2° attacco d'Italia nei lanci, dovremo riuscire a fargli male con la palla in aria».
In casa anconetana mancheranno sicuramente Lorenzo Pignataro, Luca Stoppoloni, Lorenzo Fontana, Mauro Gagliardi e Davide Rossini, oltre all'offensive lineman Edoardo Pacioni, che sabato sera contro i Warriors ha rimediato una brutta distorsione alla caviglia, e al linebacker Paolo Meneghetti. Regolarmente in campo Michele Marchini, sperando di poterlo vedere finalmente fare coppia quest'anno con l'altro fortissimo ricevitore dorico Filippo Limitone, ad oggi in forse per problemi lavorativi, così come il defensive back Mejdi Soltana.
I Dolphins dovranno riuscire a mettere in mostra il meglio del proprio repertorio, per portare a casa la vittoria. Contro i Warriors Bologna si sono viste belle azioni inframezzate da errori e imprecisioni. Contro Bergamo servirà una partita di sostanza, di continuità, di concentrazione al massimo per tutti i 4 quarti. Chi vince prosegue il cammino, chi perde si lecca le ferite e pensa al prossimo anno.
Ufficio stampa Energy Building Dolphins Ancona