domenica 13 aprile 2014

Warriors-Panthers, l'opinione Guerriera

Parma batte Bologna 45-7, ma i Warriors, seppur penalizzati da un importante divario, hanno psicologicamente rimediato alla brutta prestazione della settimana precedente a Milano.
L'incontro sul proprio terreno, davanti ad un pubblico che ha riempito, per la seconda volta in questo campionato, l'intera tribuna dell'Alfheim Field, ha un significato diverso per il progetto Allblue dei giovani guerrieri.
Tante le assenze da entrambe le parti, ma per i Warriors il test doveva significare qualcosa di particolare: la volontà di essere in linea con il progetto di crescita game by game che i ragazzi del presidente Maurizio Benassi hanno come obiettivo primario.
E così è stato. Lo stop, più motivazionale, di Milano è stato superato e davanti al proprio pubblico i ragazzi di Coach Mauro Solmi hanno espresso un carattere che fa ben sperare per il futuro.
Dicevamo 45-7 alla fine (35-7 a metà gara), ma dall'inizio l'attacco guerriero ha fatto vedere che Slusarz e compagni c'erano, seppur di fronte alla prima difesa d'Italia. Marco Piva, tanta esperienza messa a disposizione dei giovani ricevitori, ha pareggiato subito il td iniziale parmense; dopo la end zone avversaria non è stata più varcata, ma la difesa bianco/blu ha fatto vedere cose egregie pur senza alcuni punti di riferimento fondamentali (Chiappini, Forlai, Turrini, Corradini, Biagini). I giovani, uno su tutti Andrea Checcoli, e l'unico sopravvissuto dei veterani, Alessandro Aldrovandi, fanno vedere cose egregie e l'attacco avversario, anch'esso primo in Italia, segna con giocate veramente notevoli ma non senza subire anche qualche pressione importante (3 sack per i guerrieri).

Ed ora, dopo la sosta pasquale, si ritorna a Bologna (sabato 26 aprile), ma questa volta contro le Aquile di Ferrara direttamente coinvolte nella lotta per la classifica.
Un derby che ritorna alla Lunetta Gamberini dopo tanti anni e che ha il sapore di un passato glorioso, quello degli anni 80 nel quale tra le due città si svolgevano partite al fulmicotone.
Sarà anche l'occasione per rievocare alcune figure fondamentali per la storia dei Warriors: i giocatori di linea sia d'attacco che di difesa che in quegli anni hanno consentito, senza il minimo dubbio, di classificare i guerrieri bolognesi tra le prime squadre della nazione.
Sarà l'ora del "LINE DAY", il giorno delle linee. Tutti i veterani che hanno giocato, anche solo un incontro, indossando la maglia bianca o blu dei Warriors sono chiamati all'Alfheim Field per salutare le due formazioni sul terreno. Paradosso del caso, oggi il presidente delle Aquile estensi è un giocatore guerriero di allora, Alfredo Ferrandino, numero 99 di maglia, che tante volte ha combattuto proprio contro i ferraresi. Sarà un evento nell'evento di una partita che dovrà essere giocata con la massima intensità da parte dei giovani guerrieri per continuare a crescere nel loro obiettivo finale.
Ufficio comunicazione Warriors Bologna