mercoledì 19 marzo 2014

Consigli per la lettura

Libri di italiani, in italiano.

Senza ostentazioni, senza ciarlatanerie. Belli e basta: in un mondo ideale, per lo studio che c'è dietro, per la passione, per la ricchezza di dettagli, sarebbero nel pantheon delle opere di argomento sportivo, mentre è quasi inutile ripetere che la bassa cultura sportiva del nostro paese fa sì che passino invece in primo piano instant book su calciatori fatti mettendo assieme frettolosamente ritagli di giornale e dichiarazioni già note a mezzo mondo. Superfluo dire che è purtroppo il cosiddetto mercato che lo chiede, così come sottolineare la quasi assoluta mancanza di interesse delle case editrici a invertire questo senso di marcia.

Tornando a noi, i libri in questione sono di due persone che il football lo hanno abbracciato fin dall'inizio e per passione, non per calcolo o strumento di promozione personale (e in questo rappresentano una gradita eccezione): Fausto Batella e Massimo Foglio.

Il primo ripropone FOOTBALL IN ITALY - The first steps/I primi passi, in edizione rivisitata, disponibile sulle piattaforme Amazon di diversi paesi, sulle quali potrete trovare anche le sue opere precedenti. Sempre grandioso il ritratto dello stadio Vince Lombardi di Castelgiorgio, luogo caro all'autore, e teatro dei primi incontri italiani con valore europeo, compresa la massima competizione continentale del 1983. Di Fausto segnaliamo anche il sito http://www.sportebook.it, dedicato agli ebook di sport, in special modo il football.



Massimo Foglio affronta un argomento simile, ma allargando il campo all'Europa intera, come si intuisce dal titolo, L'Europa lunga un piede, titolo anch'esso disponibile su Amazon. Un'opera che ha richiesto una lunghissima gestazione e ricerche dettagliatissime, che hanno scandagliato le segnalazioni, a volte imprecise, a volte frammentarie, a volte viziate da malcelata avversione verso questo sport, nelle fonti di tutto il continente.


Più che dire che sono libri da leggere non sappiamo fare, nella nostra miseria creativa. Dovrebbe bastare, no?