I Warriors sono stati fermati ad una yard dal td del sorpasso finale, quando l'orologio ha sancito la fine del campionato 2014.
Peccato veramente, perché i bolognesi ci hanno creduto; è stata la sintesi dell'intero campionato: con un po' di cattiveria sportiva in più si sarebbe portata a casa qualche altra vittoria: Si sa, però, che solo l'esperienza agonistica crea queste condizioni ed i Warriors l'esperienza se la sono costruita cammin facendo durante le 10 partite giocate.
Da Napoli, nel marzo scorso, all'ultima uscita di sabato sera; sette sconfitte e tre vittorie che valgono tantissimo. Sia nell'economia della classifica (i Warriors sono fuori dalla lotta per i playout per la retrocessione che coinvolge ancora Napoli, Roma e Ferrara), sia nella consapevolezza che il football fatto solo di italiani SI PUO' FARE, senza necessariamente avere meno spettacolo sul campo, senza perdere il pubblico di casa, senza rappresentare un livello di sport amatoriale come alcuni detrattori del primo momento, avevano previsto.
La partita è filata liscia per tre quarti, sul risultato di 3-0 per i guerrieri, poi solo nel quarto, i Rhinos hanno monetizzato le proprie giocate, sempre gestite dai due ragazzi americani. Bravi loro, perché, l'uscita del qb titolare italiano Silva, che avrebbe potuta rappresentare un grosso problema, al contrario ha obbligato a un cambiamento che i Warriors hanno subito più del previsto: in cabina di regia milanese è salito l'americano della difesa, lasciando libero lo spazio a ottimi ricevitori italiani che hanno segnato due volte contro la sola dei bolognesi (azione personale dello stesso qb Slusarz) e i tre punti dai piedi di Matteo Guerra.
All'ultimo drive, quello della disperazione, i bianco/blu trovano il giovane qb che pesca i ricevitori Gualandi, Parlangeli ed uno straordinario Marco Piva (nella foto, Mister 100 TD, premiato all'inizio dell'incontro proprio dal suo fratello sportivo Mario Panzani, Mr. 12.000 yard conquistate in carriera). I padroni di casa ci mettono anche un trucco, quando il FB Stefano Chiappini sembra che provi a correre personalmente poi lancia per 30 yard sullo stesso qb, improvvisato ricevitore. Tutto molto bello, ma non sufficiente a riprendersi un risultato.
13-10 per Milano alla fine e la consapevolezza che i Warriors del progetto Allblue ci sono eccome, plauditi dall'immenso pubblico che per la quinta volta quest'anno ha riempito la tribuna dello stadio guerriero.
Adesso un po' di riposo per i giocatori, anzi no, tutti al Terzo Tempo allo Chalet dei Giardini Margherita per il lancio della nuova linea di t-shirt della ILOVEIT INDUSTRY, azienda di Bentivoglio che ha scelto proprio i Warriors per rappresentare la serata.
Grazie alle mitiche Warriors Cheerleaders, alla mascotte Warry, a Wulfgart il Vichingo che ha sempre preceduto l'entrata in campo del team, a Roberto Milanesi, d.j. della serata e tatuatore ufficiale dei guerrieri (Graffio Tattoo di Bologna), allo staff di uomini e donne che hanno reso possibile tutto ciò, alla stampa, alle televisioni locali, a Radio Bologna Uno sempre al fianco dei ragazzi. Naturalmente ai giocatori ed agli allenatori, così come agli sponsor, coautori della realizzazione del sogno. Ed infine al Popolo dei Blue, a quel pubblico per cui vale la pena di averci creduto fino alla fine.
Già dalla prossima settimana si riparte con tutto il settore giovanile perché il football americano non si ferma mai.
Ufficio comunicazione Warriors Bologna