lunedì 28 novembre 2011

Corey Mazza, football e Marines

Dal comunicato ufficiale dei Panthers Parma, riadattato per questo blog.
«L'esperienza più bella della mia vita, dopo il matrimonio con mia moglie». E' così che Corey Mazza, ex giocatore dei Panthers, ha ricordato la sua permanenza in Italia per giocare a football in un incontro che si è tenuto alla Club House Le Viole di Moletolo davanti ai vecchi compagni e ai giocatori delle giovanili paemensi. Il 26enne californiano è  tornato a far visita alla società ducale insieme alla moglie Kathleen, ex cheerleader, dopo tre anni di assenza dall'Italia. Nel 2008 Mazza arrivò a Parma, insieme agli amici Danny Brown e Ryan Tully, e restò una sola stagione ma da record, segnando 32 touchdown in 15 partite. Il wide receiver arrivò alla finale di Efaf Cup, la prima nella storia della squadra ducale, ma non poté scendere in campo contro i Berlin Adler per via di un infortunio riportato proprio nell'imminenza della partita. Nello stesso periodo i Panthers avevano ospitato lo scrittore John Grisham, che si ispirò alla storia delle pantere per scrivere il romanzo Il Professionista (Playing for Pizza); lo scrittore americano inaugurò la stagione sportiva del campionato italiano facendo registrare il tutto esaurito sugli spalti del vecchio stadio Lanfranchi di viale Piacenza. Mazza, prima ancora di essere ingaggiato dai Panthers, conobbe la realtà del football in Italia proprio attraverso le pagine del libro di Grisham. «Devo dire che la descrizione del football giocato fatta da Grisham non rende omaggio al movimento italiano - ha raccontato Mazza - Il livello è più alto di quanto si possa pensare. Qui ho subito i colpi più duri di tutta la mia carriera ma soprattutto ho riscoperto il piacere puro di giocare a football; in America sei sempre sotto pressione fin dall'high school»
Alla fine del campionato 2008 il giocatore americano rientra nel suo paese per frequentare la U.S. Marine Corps Officers Basic School, stazionata a Quantico, in Virginia; una scelta ispirata dal nonno Gino, un membro del Corpo dei Marines tra il 1951 e il 1953,  che vediamo con lui nella foto. «Ho sempre desiderato entrare nel Corpo dei Marines per seguire le orme di mio nonno - ha confessato l'ex pantera - Il mio progetto era fare l'accademia subito dopo il college ma quando mi è arrivata la proposta d'ingaggio da Ivano Tira per giocare in Italia ho deciso di posticipare di un anno». Dopo l'addestramento Mazza è partito per l'Afghanistan nel marzo del 2011 con il grado di primo tenente del 1° Battaglione 5° Reggimento dei Marines, composto da 50 uomini: «è stata un'esperienza molto dura. La nostra giornata era scandita in tre momenti: pattugliare, mangiare e dormire. Ogni due settimane tornavo al campo base per fare rapporto, era l'occasione per sapere come stava andando il campionato (Nfl, ndr) così potevo dirlo ai ragazzi, era un modo per sentirci un po' più vicini a casa». In Afghanistan Mazza ha trascorso otto lunghi mesi con un solo obiettivo: «riportare tutti i miei uomini a casa sani e salvi, ma purtroppo non è stato così». Il suo mandato terminerà a maggio e «sto ragionando con mia moglie sul da farsi». Mazza ha studiato all'Università di Harvard dove, in 4 stagioni, con la maglia dei Crimson, ha totalizzato 177 ricezioni per oltre 2.800 yards e 28 touchdown. L'anno prima di sbarcare in Italia era stato inserito nell'All-Star Team del New England.